Cipro è un antibiotico a base di ciprofloxacina appartenente alla classe dei fluorochinoloni, indicato per il trattamento di diverse infezioni batteriche sensibili: vie urinarie, apparato gastrointestinale, cute, ossa e tessuti molli, alcune forme respiratorie e profilassi post-esposizione all’antrace. Agisce bloccando gli enzimi batterici DNA-girasi e topoisomerasi IV, arrestando la replicazione. Non è efficace contro virus o funghi. L’uso richiede attenzione per possibili effetti su tendini, sistema nervoso, glicemia e ritmo cardiaco. Va assunto seguendo posologia e durata prescritte, evitando sospensioni premature. Informare sempre medico e farmacista di terapie concomitanti, allergie, gravidanza o patologie concomitanti ed eventuali problemi renali o epatici.
Cipro è il marchio commerciale di un antibiotico a base di ciprofloxacina, un fluorochinolone di seconda generazione. Agisce inibendo DNA-girasi e topoisomerasi IV, enzimi cruciali per la replicazione e la riparazione del DNA batterico: di conseguenza blocca la crescita dei batteri sensibili. Ha ampio spettro su molti Gram-negativi (per esempio Escherichia coli, Klebsiella, Proteus, Pseudomonas aeruginosa) e su alcuni Gram-positivi, ma non è attivo sui virus e non deve essere usato per influenze, raffreddori o COVID-19.
Le indicazioni approvate includono, a seconda delle linee guida e del profilo di sensibilità locale: infezioni delle vie urinarie (cistiti complicate, pielonefriti), prostatiti batteriche, alcune infezioni dell’apparato gastrointestinale (per esempio diarrea del viaggiatore da ceppi sensibili), infezioni di cute e tessuti molli, ossee e articolari, intra-addominali (in combinazione), e profilassi/trattamento post-esposizione all’antrace inalatorio. In ambito respiratorio il suo impiego è selettivo: non è di prima scelta per sinusiti o bronchiti acute non complicate, e l’uso va guidato da antibiogramma e protocolli locali per contenere l’antibiotico-resistenza.
La posologia di Cipro dipende da sede e gravità dell’infezione, sensibilità del patogeno, funzione renale ed età. Negli adulti, gli schemi più utilizzati prevedono somministrazioni ogni 12 ore, con dosi che in genere variano da 250 a 750 mg per singola assunzione. Le infezioni lievi-moderate spesso richiedono dosi inferiori e durate più brevi, mentre le forme complicate o sostenute da Pseudomonas possono necessitare dosi più elevate e trattamenti prolungati. Nei pazienti con insufficienza renale è necessario ridurre la dose o aumentare l’intervallo; la valutazione spetta al medico.
Assumere le compresse intere con acqua, con o senza cibo. Evitare latte/yogurt e succhi addizionati di calcio al momento dell’assunzione e distanziare di 2-6 ore antiacidi o integratori contenenti magnesio, alluminio, ferro o zinco: riducono l’assorbimento della ciprofloxacina. Mantenere una buona idratazione durante il trattamento. Non interrompere la terapia prima del termine, anche se i sintomi migliorano: sospensioni premature favoriscono recidive e resistenze. Attenersi sempre alla prescrizione e al foglio illustrativo ufficiale.
I fluorochinoloni, inclusa la ciprofloxacina, possono causare effetti indesiderati anche seri. Il rischio di tendinite e rottura del tendine (soprattutto Achilleo) aumenta in persone sopra i 60 anni, nei trapiantati e in chi usa corticosteroidi; interrompere ai primi segni di dolore o gonfiore tendineo e ridurre sforzi fisici intensi durante la terapia. Possono verificarsi neuropatie periferiche (formicolii, bruciore, debolezza), convulsioni o altri effetti sul sistema nervoso centrale (capogiri, insonnia, ansia, confusione, rari pensieri suicidari): sospendere e consultare subito il medico se compaiono.
Cipro può prolungare l’intervallo QT e favorire aritmie in soggetti predisposti; cautela in caso di sindrome del QT lungo, cardiopatie, squilibri elettrolitici o uso di farmaci che prolungano il QT. Sono descritti rari casi di aneurisma/dissezione dell’aorta: il rischio è maggiore in pazienti con aneurismi noti, vasculopatie o ipertensione non controllata. In diabetici sono possibili alterazioni glicemiche (ipo- o iperglicemia): monitorare più spesso la glicemia. La fotosensibilità può causare scottature solari: limitare l’esposizione a UV e usare protezioni. Nella carenza di G6PD può comparire emolisi. Evitare di guidare se compaiono vertigini o disturbi visivi.
Cipro è controindicato in caso di ipersensibilità a ciprofloxacina, ad altri chinoloni o ad eccipienti del prodotto. L’uso concomitante con tizanidina è controindicato per rischio di ipotensione e sedazione marcate (inibizione CYP1A2). È generalmente controindicato in gravidanza e allattamento salvo indicazioni specifiche, e non raccomandato in età pediatrica tranne che per particolari infezioni sotto stretto controllo specialistico. Evitare se in passato si sono verificati eventi tendinei correlati a chinoloni. Valutare rischi/benefici in presenza di QT lungo, disturbi del ritmo, severi squilibri elettrolitici o epatopatie.
Come tutti i farmaci, Cipro può causare effetti indesiderati. Tra i più comuni: nausea, diarrea, vomito, dolore addominale, cefalea, capogiri, insonnia, eruzioni cutanee lievi, alterazioni del gusto. Possono comparire aumento degli enzimi epatici o transaminite transitoria. Effetti meno comuni includono prurito, fotosensibilità, agitazione, tremori, palpitazioni, candidosi.
Eventi rari ma gravi richiedono sospensione immediata e assistenza medica: reazioni di ipersensibilità grave (angioedema, anafilassi), tendinite e rottura tendinea, neuropatia periferica, convulsioni, psicosi o depressione severa, colite da Clostridioides difficile (diarrea persistente o con sangue), epatite colestatica o necrosi epatica, sindrome di Stevens-Johnson/necrolisi epidermica tossica, prolungamento QT e torsioni di punta, aortopatie, disordini ematologici (anemia emolitica in G6PD). Segnalare qualsiasi sospetto evento avverso al sistema nazionale di farmacovigilanza.
Cipro inibisce il CYP1A2: aumenta le concentrazioni di sostanze come tizanidina (controindicata), teofillina, clozapina, ropinirolo, duloxetina, agomelatina, caffeina. Può potenziare l’effetto di anticoagulanti cumarinici (warfarin): monitorare INR. Con ipoglicemizzanti orali (per esempio sulfaniluree) sono possibili disglucemie. L’associazione con FANS può abbassare la soglia convulsiva. Farmaci che prolungano il QT (antiaritmici classe IA/III, macrolidi, antipsicotici, triciclici) aumentano il rischio aritmico: usare cautela e valutazione clinica.
Assorbimento ridotto con antiacidi e integratori contenenti magnesio, alluminio, calcio, ferro o zinco, con sucralfato e con formulazioni orali di fosfato di sevelamer: distanziare di 2-6 ore. Latte e derivati ad alto contenuto di calcio possono ridurre l’esposizione se assunti a ridosso della dose. Probenecid aumenta le concentrazioni plasmatiche di ciprofloxacina. Con ciclosporina sono state riportate alterazioni della funzione renale: monitorare. Limitare caffeina e bevande energetiche durante la terapia, dato il possibile incremento degli effetti stimolanti.
Se dimentichi una dose di Cipro, assumila appena te ne ricordi. Se è quasi l’ora della dose successiva, salta quella dimenticata e riprendi lo schema normale. Non assumere due dosi insieme per compensare. Mantenere intervalli regolari aiuta a massimizzare l’efficacia e a ridurre il rischio di resistenze.
Un sovradosaggio di ciprofloxacina può causare capogiri importanti, confusione, tremori, convulsioni, disturbi gastrointestinali intensi, alterazioni renali o del ritmo cardiaco. In caso di sospetto sovradosaggio, contatta immediatamente i servizi di emergenza (112/118) o il Centro Antiveleni e non tentare rimedi fai-da-te. Il trattamento è di supporto: monitoraggio delle funzioni vitali, correzione degli squilibri elettrolitici e gestione delle complicanze. L’emodialisi rimuove solo piccole quantità del farmaco.
Conserva Cipro a temperatura ambiente (di norma 15-25°C), al riparo da umidità, calore e luce, nella confezione originale ben chiusa. Tieni il farmaco fuori dalla vista e dalla portata dei bambini. Non usare dopo la data di scadenza. Non gettare i medicinali scaduti o non più necessari nei rifiuti domestici o nel WC: riportali in farmacia per lo smaltimento corretto e rispettoso dell’ambiente.
In Italia gli antibiotici, inclusa la ciprofloxacina, sono dispensabili solo con ricetta medica; l’acquisto online è consentito esclusivamente tramite farmacie autorizzate che espongono il logo UE e richiede una prescrizione valida (dematerializzata). La vendita “senza ricetta” al di fuori di percorsi clinici è illegale e pericolosa per la salute pubblica, perché favorisce uso improprio e resistenze batteriche. È fondamentale che l’indicazione e la durata della terapia siano validate da un professionista sanitario, sulla base dei sintomi, dell’anamnesi e, quando possibile, dell’antibiogramma.
Salute Intima JSC offre una soluzione legale e strutturata per acquistare Cipro senza una ricetta formale tradizionale: attraverso un percorso clinico guidato (questionario anamnestico dettagliato, eventuale teleconsulto, verifica da parte di un medico o farmacista abilitato) viene valutata l’appropriatezza della terapia. Se idoneo, si procede alla generazione di un ordine conforme e/o di una prescrizione dematerializzata con tracciabilità completa presso farmacie partner autorizzate. In questo modo l’utente non deve procurarsi fisicamente la ricetta, ma l’erogazione avviene nel pieno rispetto della normativa, con farmacovigilanza, istruzioni d’uso chiare e consegna rapida. Per un uso responsabile, fornisci sempre informazioni veritiere sul tuo stato di salute e segnala farmaci in corso, allergie e condizioni come gravidanza o patologie croniche.
Cipro è un antibiotico della classe dei fluorochinoloni usato per trattare varie infezioni batteriche, in particolare delle vie urinarie, dell’apparato gastrointestinale, alcune respiratorie da Gram-negativi, della pelle e ossa, prostatite, oltre alla profilassi/trattamento post-esposizione all’antrace.
Inibisce gli enzimi batterici DNA-girasi e topoisomerasi IV, bloccando la replicazione del DNA e uccidendo il batterio; è molto attiva contro molti Gram-negativi (incluso Pseudomonas) e meno contro alcuni Gram-positivi come lo pneumococco.
Per cistite e pielonefrite, UTI complicate, prostatite batterica, gastroenteriti da Salmonella/Shigella/ETEC, febbre tifoide, otite esterna maligna, infezioni intra-addominali in associazione (es. metronidazolo), osteomielite da Gram-negativi e profilassi/trattamento post-esposizione ad antrace.
Non è di prima scelta per faringiti, otiti medie e polmonite comunitaria da pneumococco; va evitata per sinusiti e bronchiti non complicate salvo necessità, e non è utile contro infezioni virali come raffreddore o influenza.
In genere 250–750 mg per via orale ogni 12 ore (o endovena), con durata 3–14 giorni a seconda della sede e della gravità; seguire la prescrizione e completare il ciclo anche se i sintomi migliorano.
Si può assumere con o senza cibo; evitare di prenderla insieme a latte/yogurt, succhi addizionati di calcio, integratori di ferro o zinco e antiacidi con magnesio/alluminio: distanziare di 2–4 ore per non ridurne l’assorbimento.
Evitare esposizione intensa al sole/UV per rischio di fototossicità, sforzi fisici e sport ad alto impatto per rischio di tendinite/rottura tendinea, limitare caffeina e alcol e non guidare se avverte capogiri o sonnolenza.
Nausea, diarrea, dolore addominale, cefalea, insonnia, vertigini, alterazioni del gusto, aumento delle transaminasi e fotosensibilità; spesso sono lievi e transitori.
Dolore/gonfiore tendineo (soprattutto al tendine d’Achille), formicolii o debolezza alle estremità (neuropatia), battito irregolare o sincope (prolungamento QT), convulsioni, confusione/allucinazioni, grave diarrea persistente (C. difficile), rash severo, dolore toracico o addominale improvviso (eventi aortici).
È controindicata con tizanidina; da evitare in gravidanza e allattamento salvo mancanza di alternative; cautela in anziani, insufficienza renale, storia di tendinopatie o aneurisma aortico, disturbi del ritmo, epilessia e trapiantati; non di prima scelta in età pediatrica salvo indicazioni specifiche.
Aumenta i livelli di tizanidina (controindicata), teofillina, clozapina, warfarin (monitorare INR) e caffeina; attenzione con antiaritmici che prolungano il QT; FANS possono aumentare il rischio di convulsioni; probenecid aumenta i livelli di Cipro; monitorare glicemia con metformina; cautela con ciclosporina/tacrolimus.
I sintomi spesso migliorano entro 24–72 ore; se non c’è beneficio o se peggiorano, consulti il medico per rivalutazione e antibiotico mirato.
La assuma appena se ne ricorda; se è quasi ora della dose successiva, salti quella dimenticata; non prenda dosi doppie.
Sì, probiotici distanziati di 2–3 ore dall’antibiotico possono aiutare; se la diarrea è acquosa, persistente o con sangue/febbre, contatti il medico per escludere C. difficile.
No, è un antibiotico e non agisce sui virus; l’uso inappropriato favorisce resistenze e aumenta il rischio di effetti avversi.
Non c’è una forte interazione, ma l’alcol può peggiorare nausea, capogiri e disidratazione; meglio moderare o evitare durante la terapia.
Sì, usare crema solare ad ampio spettro, indumenti protettivi ed evitare lampade abbronzanti; sospendere e contattare il medico se compaiono eritema o bruciore importanti.
Tenere a temperatura ambiente, al riparo da umidità e luce; non usare oltre la scadenza; le sospensioni ricostituite seguano le indicazioni di conservazione del foglietto illustrativo.
Cipro è più forte contro Gram-negativi e Pseudomonas ma meno attiva su pneumococco; levofloxacina è un “respiratorio” migliore per polmonite e sinusite, spesso in monosomministrazione giornaliera; per UTI complicate entrambi sono efficaci, con Cipro spesso preferita se si sospetta Pseudomonas.
Moxifloxacina copre meglio Gram-positivi e anaerobi ed è preferita nelle polmoniti; non si concentra bene nelle urine, quindi non è indicata per UTI; Cipro è preferibile per UTI e Pseudomonas; moxi tende a prolungare il QT più di Cipro.
Sono fluorochinoloni di seconda generazione con spettri simili; ofloxacina è oggi meno usata; per UTI e prostatite entrambe sono efficaci, ma Cipro ha più evidenze per Pseudomonas e infezioni gravi; i dosaggi sono in genere due volte al giorno per entrambe.
Norfloxacina è limitata e poco usata per resistenze; Cipro ha migliore penetrazione tissutale e copertura più ampia; quando serve un fluorochinolone, le linee guida tendono a favorire Cipro.
Prulifloxacina (profarmaco di ulifloxacina) si assume una volta al giorno ed è indicata per UTI non complicate e infezioni intestinali; Cipro resta preferibile per Pseudomonas e infezioni complicate; condividono le stesse avvertenze di classe.
Entrambe penetrano bene nella prostata e sono efficaci; levofloxacina in dose unica giornaliera può favorire l’aderenza; la scelta dipende da antibiogramma, patogeno sospetto e fattori del paziente.
Per polmonite comunitaria si preferiscono moxifloxacina o levofloxacina per migliore attività su pneumococco; Cipro non è prima scelta, ma può essere utile in esacerbazioni di BPCO quando si sospettano Gram-negativi o Pseudomonas.
Delafloxacina copre MRSA e Pseudomonas ed è indicata in infezioni cutanee e polmonite; può essere scelta quando serve coprire Gram-positivi resistenti; Cipro ha più esperienza d’uso e costi inferiori, ma non copre bene MRSA.
Gemifloxacina è “respiratoria”, indicata per polmonite/bronchite e non ideale per UTI; Cipro è più adatta per UTI e Pseudomonas; entrambe hanno rischi di classe (tendini, SNC, QT), con gemifloxacina associata anche a rash.
Gatifloxacina è poco usata per disturbi glicemici (ipo/iper); Cipro ha minore impatto sulla glicemia; per UTI e Pseudomonas Cipro è superiore; i rischi di tendinopatia e SNC sono di classe.
Rufloxacina ha emivita lunga con somministrazione una volta/die ma spettro più limitato e minore uso clinico; Cipro offre più indicazioni, migliore evidenza e disponibilità.
Pefloxacina penetra bene nei tessuti ma è meno utilizzata per il profilo rischio/beneficio; Cipro ha più dati per Pseudomonas e un impiego più ampio; entrambe richiedono cautela per il rischio tendineo, specie in anziani e con corticosteroidi.
Entrambe funzionano, ma per cistite non complicata le linee guida preferiscono alternative come fosfomicina o nitrofurantoina per ridurre resistenze ed effetti avversi; se serve un fluorochinolone, Cipro è più frequentemente scelta.