Vino e Prostata: fa male o fa bene?

Vino e Prostata

Attualmente, la scienza non è in grado di dare una spiegazione esaustiva riguardo alla correlazione fra cancro alla prostata e abuso di alcolici.

Fra tutti, l'American Cancer Society si è chiaramente espresso, dichiarando che non è stato riscontrato un netto collegamento fra alcool e insorgenza di cancro nella zona prostatica.

Accanto agli studi condotti da questo centro specializzato, possiamo trovare quelli della Prostate Cancer Foundation, che esclude un legame diretto fra i due elementi.

A conti fatti, tuttavia, alcuni studi risalenti al 2016, hanno mostrato l'effettivo collegamento fra prostata e quantità di alcolici assunti: per un astemio, infatti, il rischio di patologie è minore.

Particolare attenzione, perciò, dovrà essere prestata da coloro i quali assumono frequentemente alcool.

La validità di questi studi, deve essere presa a piccole dosi: basandosi su autodichiarazioni effettuate da uomini di differenti età, potrebbero non essere interamente veritiere e, quindi, poco attendibili ai fini di un'analisi più completa e precisa della situazione.

È solamente in seguito agli studi condotti durante il 2018, che la situazione è divenuta più chiara: la correlazione esiste, e può manifestarsi non solo fra i soggetti di età avanzata, ma anche fra i più giovani.

Il rischio, ovviamente, muta in relazione alla quantità di alcolici ingeriti: alcuni dei soggetti interpellati, infatti, hanno dichiarato apertamente di avere una dipendenza più o meno accentuata non solo in materia di alcool, ma anche per quanto riguarda il fumo e le sigarette.

SOLUZIONE CONSIGLIATA CONTRO LA PROSTATITE

Siamo di fronte a una notizia positiva?


Dopo aver raggiunto i 50 anni, molti uomini cominciano a lamentare la presenza di tumori alla prostata.

Ciò è riscontrabile soprattutto in occidente, dove una percentuale pari al 20% soffre di questa grave patologia.

Solamente l'Italia, infatti, riporta ben 35 mila casi all'anno.

Le cause principali sono da imputare all'avanzare dell'età, la propria etnia, lo stile di vita spesso sedentario e abitudinario, e gli ormoni che, soprattutto se elevati, favoriscono la produzione di testosterone, che stimola il cancro alla prostata.

Il consumo di alcolici, quindi, non è un fattore certo: esso potrebbe concorrere all'aumento del rischio di carcinoma, ma gli studi non hanno mai affermato con certezza nulla del genere.

La notizia positiva è che, se consumato con moderazione, l'alcool non aumenta il rischio di patologie.


Valutazione analitica dei dati


Il Centro oncologico situato ad Aviano si è occupato dello studio della prostata di soggetti particolarmente inclini al consumo di alcool.

Una delle esperte, il direttore scientifico di questa struttura, ha rivelato l'esito delle accurate osservazioni: la correlazione fra alcolici e tumore sembra non esservi.

Un dato rilevante, riguarda proprio l'effetto studiato sul consumo di 3-7 bicchieri: questa quantità di vino rosso potrebbe, addirittura, aiutare i pazienti a ridurre il proprio rischio di morte.

L'unico fattore osservato all'interno dello studio, perciò, riguarda il consumo di alcool, e non l'astensione totale da questo liquido.

Come detto in precedenza, quindi, le quantità sono importanti: un'assunzione massiccia potrebbe causare l'effetto contrario, vanificando l'esito delle cure.

La particolarità, riguarda il numero corretto di bicchieri da assumere: consumandone solamente 1 o 3, non si otterrebbe alcun effetto rilevante.

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Se, invece, si eccede la dose massima consigliata di 7 bicchieri, si potrebbe deliberatamente peggiorare la propria situazione. Il consiglio dell'esperta, perciò, è quello di restare fra i 3 e i 7 bicchieri.

Gli studi parlano chiaro: non c'è alcun collegamento fra alcolici e rischio di tumore alla prostata.

Solitamente, il paziente affetto da carcinoma è destinato a contrarre questo disturbo, sia per un fattore genetico che per il proprio livello ormonale.

Per smentire la liaison alcool-prostata, quindi, sono stati eseguiti degli studi specifici e mirati, consultabili pubblicamente attraverso le maggiori testate scientifiche e mediche.


Collegamento fra alcool e altri tipi di tumore


Mentre, come già visto, l'alcool non gioca alcun ruolo nello sviluppo del tumore alla prostata, potrebbe essere causa di disturbi di medesima entità. Fra di essi, i più diffusi sono quelli della gola e dell'esofago, del retto e del fegato ma, anche, nelle donne può essere causa di cancro alla mammella e al seno. Basandosi su quanto affermato da esperti del settore, che hanno condotto numerosi studi al riguardo, l'alcool potrebbe essere la principale causa di morte in queste specifiche circostanze.

Niente a che vedere, perciò, con la prostata e le sue funzioni naturali. L'esperta è convinta che, se assunto con moderazione, l'alcool possa addirittura apportare dei benefici. È stato dimostrato, infatti, che non si tratta di un prodotto nocivo come, invece, in molti credono. A svelarlo sono state le pagine di Lancet, delle quali Silvia Franceschi si è servita per divulgare gli obbiettivi raggiunti. I soggetti studiati nel 2018 sono stati più di 600mila: osservando i risultati dell'alcool su di loro, l'esperta ha garantito che, limitandosi a due soli bicchieri per settimana, pari a 100 grammi, il rischio di contrarre il tumore o il carcinoma alla prostata è praticamente inesistente.

AUTORE:

Armando Santari

Sono una persona che ha dovuto combattere con il problema della disfunzione erettile e sono nato con un pene piccolo. Stufo di aver provato tanti rimedi ch non hanno funzionato per niente, ho deciso di contribuire a questo sito per porre chiarezza su come allungare il pene una volta per tutte.

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